FAQ. Elezioni amministrative 2020

FAQ. Elezioni amministrative 2020

Risposte e chiarimenti alle domande più frequenti relative alla propaganda elettorale.

Si possono appoggiare i volantini di propaganda elettorale sui tavoli dei bar o presso altri esercizi commerciali, previo consenso del gestore?

Si, in quanto tale attività non si configura come lancio o getto di volantini che invece è un’attività espressamente vietata.

Si può affiggere uno striscione o una vetrofania su un balcone/terrazza di proprietà privata o all’esterno di un pubblico esercizio o negozio di cui si è titolari?

No, perché dal 30° giorno antecedente il voto è vietata qualsiasi affissione fuori dagli appositi spazi a ciò destinati dal Comune o al di fuori delle sedi di partiti e comitati elettorali.

Si può fare domanda per l’assegnazione di spazi di propaganda indiretta?

No, la propaganda indiretta non è più prevista.

Sul materiale di propaganda elettorale – cosiddetti “santini”, lettere e cartoline agli elettori – cosa va indicato?

Va indicata la tipografia che provvede alla stampa e il committente responsabile.

Un manifesto o volantino che annuncia una bicchierata di fine campagna elettorale si può affiggere liberamente fuori dagli spazi?

No, va affisso solo negli spazi destinati alla propaganda elettorale. Infatti, in tali spazi si possono affiggere, oltre ai manifesti, anche gli avvisi di comizi, riunioni e assemblee a scopo elettorale.

A chi spettano gli spazi di propaganda?

Al candidato Sindaco e ciascuna delle liste a lui collegate

Chi è obbligato a rifondere al Comune le spese di defissione della propaganda abusiva?

Le spese sostenute dal Comune per la defissione sono a carico in solido dell’esecutore materiale e del committente responsabile.

Chi risponde della propaganda abusiva?

Della propaganda abusiva risponde il committente responsabile, salvo che dimostri che colui che ha materialmente affisso fuori dagli appositi spazi ha commesso tale abuso contro la sua espressa volontà.

Con quale ordine sono assegnati gli spazi di propaganda?

L’ordine di assegnazione dipende dal sorteggio effettuato in sede di ammissione delle candidature. Gli spazi assegnati alle liste seguono immediatamente la sezione assegnata al Sindaco cui sono collegate.

Da quando si applica il divieto di affissione al di fuori dagli appositi spazi a ciò destinati dal Comune?

Il divieto si applica dal 30° giorno antecedente il voto.

Il committente responsabile: chi è e come va indicato sul materiale propagandistico?

Il committente responsabile è colui che commissiona la stampa del materiale e ne è responsabile. Può essere il candidato cui il materiale si riferisce o un’altra persona. Sul materiale va sempre scritto almeno “committente” seguito da nome e cognome dello stesso.

Il committente responsabile può essere un candidato sindaco?

 

Si possono affiggere in bacheche esposte al pubblico comunicati o scritti relativi alla campagna elettorale?

No, le affissioni possono essere fatte solo negli appositi spazi (tabelloni elettorali). Sono invece consentite le affissioni di giornali quotidiani o periodici nelle bacheche poste in luogo pubblico, regolarmente autorizzate alla data di pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi.

Si possono posizionare manifesti elettorali nelle vetrine di negozi utilizzati come sedi dei comitati elettorali?

Si, è consentita l’affissione di manifesti e di altri stampati di propaganda elettorale nelle sedi dei partiti e dei comitati elettorali, anche se visibili dall’esterno.

Si possono affiggere manifesti giganti sugli spazi elettorali?

Si, è consentita l’affissione di manifesti giganti intesi come manifesti che vanno a coprire le sezioni assegnate al candidato Sindaco e alle diverse liste che lo appoggiano. Ciò è possibile in quanto i divieti normativi di cessione o scambio di spazi non si riferiscono a situazioni in cui c’è un accordo interno alla coalizione per l’affissione del manifesto gigante.


Risposte e chiarimenti alle domande più frequenti degli elettori.

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